Questa settimana abbiamo provato per voi il nuovo modello di casse 2.0 prodotte e distribuite dalla Empire Media che rispondono al nome di S-350. Presentate alla stampa all’inizio di marzo e venute disponibili la fine dello scorso mese di aprile, le Empire  sono un kit 2.0, ovvero senza un sub dedicato, abbastanza atipico, che rinuncia a differenza di alcuni suoi concorrenti, ad una corsa sempre più pressante al “downsizing” dimensionale, per abbracciare una configurazione piuttosto usata nel passato nelle casse hi-fi, ovvero l’uso di un sistema a tre vie per riprodurre il suono.

Parte della presentazione del prodotto, recita così sul sito Empire Media: il sistema 2.0 Empire S-350 è il risultato di una lunga ricerca mirata a riprodurre il più fedelmente possibile ogni tipo di audio: musica, film, videogiochi, etc. Le S-350 sono casse amplificate a 3 Vie, ovvero composte da woofer, midrange e tweeter separati, dove ognuno degli altoparlanti è stato selezionato per essere in grado di lavorare nel modo più omogeneo e rendere la diffusione sonora d’insieme il più compatta ed elegante possibile.

Caratteristiche tecniche:

• Potenza RMS: 32 Watt totali
• Risposta in frequenza: 80Hz - 19,8Khz
• Ingressi: 2 x 2 RCA Stereo
• Woofer: Driver da 3" a lunga escursione, bobina rinforzata
• Midrange: Driver da 2"
• Tweeter: Driver da 1"

Unboxing e analisi esterna

La confezione mette subito in bella mostra i due monitor privi della protezione antipolvere in modo da mettere in risalto l’adozione del sistema a tre vie. Sul retro viene riportata una presentazione in inglese e in italiano con le specifiche tecniche in cinque lingue, oltre ad alcuni dettagli delle casse stesse, come i controlli, gli ingressi e l’uso tipico.

All’interno dell’imballo, oltre alle casse, troviamo il manuale cartaceo in italiano e in inglese dove vengono spiegati i collegamenti e le caratteristiche tecniche. Il bundle si completa con il cavo di collegamento di potenza fra i due satelliti della lunghezza di  2 metri e un cavo di circa 1,5 metri formato da un jack da 3,5 mm e una coppia di RCA per portare il segnale ad uno degli ingressi posteriori.

I satelliti si presentano come due parallelepipedi abbastanza imponenti per il genere di prodotto, aventi tuttavia un aspetto meno ingombrante della realtà grazie al frontale ridotto al minimo in larghezza (11,5 cm), lo stretto necessario per ospitare il woofer da tre pollici tanto da far sembrare la profondità molto maggiore di quello che sembra, ovvero circa 19,5 cm compreso la griglia parapolvere anteriore. Il materiale scelto per la costruzione dello chassis risulta il legno MDF con impiallacciatura nera.

L’aspetto che invece non riesce a dissimulare come si evince dalle foto è l’altezza fuori dal comune (circa 33 cm) almeno per un prodotto simile, ma che risulta necessaria per ospitare i tre diversi driver che compongono il diffusore.

Partendo dalla parte alta abbiamo un tweeter da un pollice con davanti un rifasatore utile anche da riparo, sotto abbiamo un midrange dalle dimensioni di due pollici che si occupa delle frequenze della voce, mentre della parte inferiore dello spettro sonoro se ne occupa un woofer dalle dimensioni nominali di tre pollici che la casa dichiara essere stato studiato per avere una lunga corsa con una bassa distorsione durante il suo funzionamento.

I controlli sono collocati in una vaschetta di plastica sul lato esterno del satellite di destra e comprendono, oltre al LED blu di accensione, tre manopole che controllano, rispettivamente dall’alto verso il basso, il volume principale, il controllo sui toni alti e la manopola per il controllo per la regolazione sulle basse frequenze.

I vari collegamenti con il mondo esterno sono presenti sul retro della medesima cassa che ospita i controlli e l’elettronica di amplificazione al suo interno; questi sono limitati a due coppie di ingressi RCA stereo chiamati A e B, l’interruttore di accensione e i due connettori a molla usati per connettere il satellite sinistro all’amplificatore contenuto nella cassa di destra.

Nota per i due ingressi; il segnale proveniente da essi viene sommato all’interno della sezione di amplificazione, quindi sono pensati più ad un uso “monitor” che come impiego con due sorgenti musicali distinte. Se da una parte non si potrà switchare tra le due sorgenti audio, dall’altro si potrà utilizzare il kit per collegare il proprio strumento musicale a un ingresso per suonare su una base che verrà riprodotta grazie al secondo ingresso.

Analisi interna

Una volta smontati, i driver hanno rivelato di non essere equipaggiati da magneti risicati e perfino per i tweeter Empire ha usato un magnete dalla dimensione simile di quello impiegato sul midrange, mentre il woofer ne impiega uno dal diametro appena inferiore alla misura effettiva del cono dell’altoparlante.

L’elettronica interna come detto si trova dell’altoparlante destro, direttamente dietro la vaschetta dei tre potenziometri sopra citati, e si basa su un semplice circuito di alimentazione in classe Ab che finalizza in due finali di potenza (uno per ciscun canale) TDA2030 che secondo i dati di targa sono accreditati per l’erogazione di una potenza massima, a seconda dei casi, fino a 35 Watt. Il trasformatore di alimentazione si trova avvitato sul fondo del satellite, mentre il filtro crossover che si occupa di dividere il segnale fra i vari altoparlanti, è situato su un’altra basetta all’interno della cassa.

Impressioni d'ascolto

Per la prova si sono connesse le casse Empire S-350 sia al PC attraverso una Onkyo SE-200PCI sia ad un lettore mp3 potatile sia ad un TV per simulare un eventuale loro impiego come rimedio ai televisori super sottili odierni, che per sposare design sempre più minimalisti hanno deciso di sacrificare il comparto audio.

La prima cosa che appare subito evidente è il fronte sonoro che restituiscono una volta collegate al PC facendo suonare da Foobar2000 vari brani in formato lossless, e nello stesso modo le voci, soprattutto quelle femminili, appaiono molto gradevoli e bilanciate.

Da casse del genere certo non ci si aspetterebbe una risposta verso lo spettro inferiore delle frequenze molto marcata, infatti la casa dichiara 80 Hz come range minimo, ma evidentemente il litraggio non minimalista e l’accordo reflex che ricordiamo risulta rivolto verso la parte posteriore, lavorano bene e se non messe in stretto paragone con kit con sub, non se ne sente troppo la mancanza; qui anzi rispetto a certe realizzazioni in cui la combinazione delle due parti non risulta molto felice, la sua assenza fa apprezzare la continuità di risposta senza buchi. 

Infatti sembra che chi abbia progettato le frequenze di taglio del crossover abbia fatto un buon lavoro e tenendo i due controlli di toni a metà corsa, a nostro giudizio si ha il migliore risultato possibile, se la sorgente abbinata risulta al di sopra di ogni sospetto; anzi, con l’andare dell’ascolto e delle ore di funzionamento risulta utile abbassare leggermente la regolazione del medio alto che è divenuta più presente e incisiva rispetto ad inizio ascolto.

Una nota da citare a riguardo per i collegamenti risulta da fare verso gli apparecchi che hanno un livello di uscita non molto alto (quali i lettori mp3), in quanto il guadagno interno della sezione di amplificazione usata, se poco restia ad andare in distorsione se non esagerando con il volume, non è molto generosa se si collega in ingresso un segnale debole, per cui non si riesce ad ottenere la pressione sonora che ci si aspetterebbe. Questo aspetto non si verifica collegando invece le Empire S-350 al  PC o al TV, dove, grazie alla larghezza contenuta, trovano facilmente alloggio ai lati del display.

Conclusioni

Qualità audio		Al prezzo a cui vengono vendute, difficilmente si avrà da questo genere di diffusori una gradevolezza di ascolto che possa stancare l’utilizzatore anche dopo diverso tempo.
Materiali		Per l'esterno, è forse l’aspetto meno convincente, anche perché la scelta dei componenti interni non è certo al risparmio.
Bundle		Nella media: un cavo di collegamento jack-RCA e istruzioni bilingua, nulla di più.
Prezzo		Con poco più di 60€ è molto aggressivo; di sicuro è difficile fare meglio.
Complessivo

Giunti alle conclusioni, ci chiediamo: il compito espressamente dichiarato dal costruttore, di essere cioè un’ottima soluzione per ampliare e migliorare l’audio dei moderni TV LCD e Plasma, e delle degne compagne di un personal computer o di un moderno smartphone o lettore MP3 per la riproduzione della musica liquida, è degnamente svolto dalle Empire S-350? Sicuramente sì, per un prezzo ufficiale di 69 euro e street price di circa 60 euro, grazie alla loro facile collocazione e alla resa sonora bilanciata su tutto lo spettro audio. L’unico appunto movibile ai progettisti della Empire è dato alla scelta conservativa sul livello di pressione acustica che raggiungono le casse collegandole a certi tipi di apparecchi, cosa che forse poteva essere evitata magari mettendo uno switch che variasse il guadagno di un 6dB.

Quando si ha poco spazio a disposizione per l’installazione di una soundbar, di un sub o casse dalla larghezza generosa di fianco al proprio TV o monitor, le Empire S-350 sono un’ottima scelta per migliorare la qualità del comparto audio.

Pro:

• Resa e dettaglio sonoro sul medio alto
• Qualità audio in generale
• Qualità dei trasduttori impiegati
• Prezzo

Contro:

• Livello sonoro raggiungibile con taluni dispositivi
• Ingressi di linea non usabili per due sorgenti distinte

Si ringrazia Empire Media per il sample fornito

Igor Varisco