Consumi e stabilità in overclock
Grazie della presenza di punti per la rilevazione delle tensioni in tempo reale, ci siamo avvalsi del noto tool CPU-Z (aggiornato alla release 1.67) per la rilevazione e la stabilizzazione della frequenza del processore in tempo reale. Le misurazioni sono state effettuate con il sistema sotto carico tramite Cinebench R15 utilizzando come riferimento la frequenza limite di 4600MHz, che è poi la stessa frequenza di test impostata da BIOS anche per le altre 2 schede madri. La frequenza della memoria è stata impostata a 1600 con timings 8-8-8-24 1T lasciando in Auto i restanto timings/subtimings. Ovviamente per superare il test ogni scheda ha richiesto da BIOS, per poter chiudere il test senza errori, un determinato voltaggio. Al fine di rendere attendibile il test e porre le schede sullo stesso piano per verificarne la sezione di alimentazione e quindi la singola capacità di stabilizzare il Vcore erogato riducendo al minimo il Vdroop, siamo intervenuti sul LoadLineCalibration settandolo al massimo possibile, cosi da mettere sullo stesso piano l’intervento della sezione di alimentazione delle varie motherboard. Il profilo LLC impostato al livello 8 (il massimo possibile) da BIOS,sulla ASUS MAXIMUS VI IMPACT ci ha permesso, grazie ai punti di misurazione delle tensioni, di rilevare tramite multimetro digitale un comportamento stabile con un Vdroop praticamente nullo, ossia di soli 0,002 volt. Lo scopo del test mira principalmente ad analizzare l’aspetto delle tensioni erogate ed il relativo Vdroop in un’ottica di efficienza del sistema di alimentazione e non a ricercare il valore più alto per fini di gara o record. Ricordiamo che l’importanza del circuito di alimentazione è direttamente proporzionale alla capacità computazionale e di carico, poiché a determinate frequenze limite ed in generale sotto overclock, il processore assorbe un notevole quantitativo di corrente e se la sezione di alimentazione della motherboard non riesce a far fronte alla richiesta di corrente, il valore computazionale restituito su qualsiasi test effettuato rimane basso. Di solito su molte altre schede madri con una sezione di alimentazione non all’altezza, per cercare di chiudere il test ad una data frequenza, si cerca di compensare aumentando il voltaggio (Vcore) applicato al processore, ma ci si scontra con il problema della temperatura. Di seguito la tabella riepilogativa dei risultati ottenuti:
I risultati ottenuti dalla Impact sono in linea con quelli della Extreme, confermando la bontà della scheda. Il consumo rilevato è leggermente inferiore per via del numero ridotto di componenti, a fronte di un'efficienza ovviamente simile. Le temperature delle fasi sono leggermente superiori rispetto alla Extreme, per via della particolare conformazione della scheda e per via dell'assenza dell'heatpipe.
Ci teniamo a precisare che sconsigliamo per un daily clock a qualunque frequenza lo si voglia raggiungere e mantenere, d’impostare un LLC al massimo in quanto utilizzare tale settaggio in primis non è necessario, dato che questi settaggi si utilizzano per chi opera sotto azoto, ed in secondo luogo comporta una notevole produzione di calore nonché un maggiore stress al processore.